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con il patrocinio della Città di Spinazzola
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Su Magda...

Magda è nata nel 1955 in Puglia, a Spinazzola (BT).
Da sempre appassionata di disegno, pittura e di ogni altra forma d’arte, durante gli anni vissuti in Piemonte ha arricchito la sua formazione frequentando lo studio del pittore Livio Pezzato, ed ha arricchito la sua tecnica cromatica e pittorica con Gianni Sesia della Merla.
La sua vena artistica si è rivelata non solo con la pittura, con la decorazione della ceramica e con la creazione di vetrate a piombo, ma ha trovato espressione anche nella scrittura e in particolare nella poesia.
Il suo mondo interiore, così ricco e versatile, lo ha raccontato nelle sue opere pittoriche sempre riconoscibili perché caratterizzate da un forte impressionismo e dalla personale diluizione dei suoi colori.
I suoi dipinti spaziano da scene di vita rurale a paesaggi dai contorni sfumati, dalle nature morte dipinte ad olio agli acquerelli dal forte potere evocativo.
Molte le personali di pittura che ha organizzato con successo, così come numerosi sono stati gli eventi e le iniziative a cui ha preso parte.

Magda Di Vietri
  • Galleria Mirenzi – Spinazzola (BA) – anni 1989-92
  • Galleria La lanterna – Torino – anno1987
  • Il Quirino – Roma – anno 1992
  • Il Canovaccio – Roma – anno 1993
  • Palazzo Margutta (quale membro dell’associazione dei Cento pittori di Via Margutta) – Roma – anni 1993-94
  • La telaccia – Milano – 1993
  • La panchetta  – Bologna – anno 1994
  • Palazzo Colafiglio – Marina di Ginosa (TA) – anni 1995-96-97-98-2000
  • Astrolabio – Roma – anno 2000
  • Astrolabio (Natale in galleria) – Roma – anno 2000
  • Fiera di Roma – Roma – anno 2001
  • Galleria Gesù e Maria (Via del Corso) – Roma – anno 2001
  • Palazzo Marignoli – Roma – anno 2001
  • Premio Capitolium – Roma – anno 2001
  • Festival dei Due Mondi  – Spoleto – anno 2001
  • Palazzo dell’Annunziata – Sulmona – anno 2001
  • Piazza Cola di Rienzo – Roma – anno 2001
  • Galleria “Il Colibrì” – Roma – anno 2001
  • Ass. Culturale “Il Ponte” – Roma – anno 2001
  • Castel S. Angelo – Roma – anno 2001
  • Natale Oggi – Fera di Roma – anno 2001
  • Galleria S. Maria in Montesanto – (Piazza del Popolo) – Roma – anno 2002
  • Art Gallery Le Lac – Lugano – anno 2002
  • Galleria L’Angelo Azzurro – Roma – anno 2002
  • Palazzo Doria Pamphili – Valmontone (RM) – anno 2002
  • Premio Capitolium – Roma -anno 2002
  • Palazzo Barberini – Roma – anno 2002
  • Galleria “La Tulipe” – Parigi – anno 2002
  • Premio Amalfi, Antichi Arsenali della Repubblica – Amalfi – anno 2002
  • Collettiva “Premio Amalfi”, Arte è femmina, Antichi Arsenali della Repubblica – anno 2003

Tra le numerose le riviste e i cataloghi d’arte in cui è stata menzionata, si segnalano: Annuario d’arte (Acca) 2002, Catalogo Arte “ Premio Campidoglio”, Art’s Club “G. De Nittis” (2001), Comanducci (2002), Catalogo d’arte “Festival dei due Mondi Spoleto”.

Magda si è spenta a Roma, nel gennaio del 2022, lasciando un patrimonio artistico considerevole e, in chi l’ha conosciuta, il ricordo di un’artista originale e generosa che ha lasciato un’impronta pittorica autentica.

Recensioni

...E', in una fusione spiritualizzante del colore-immagine, una resa poetica rivolta al dramma dell'esistere. Il risultato è anche di felicità come l'invito indiretto che ci viene dalla musicalità serena dei suoi quadri.
...Un realismo che si manifesta prevalentemente nella imitazione sostaziale delle cose senza che la pittrice segua troppo puntualmente le forme della natura apparente ed anzi le violenti e le deformi sencondo un concetto estetico che porta con sé...
F. P......
...Avviene così che gli artisti come la Di Vietri non abbiamo mai chiuso la porta dietro se stessi, per ritrovare nel ripensamento della propria storia, un filo di successione di opere...
R. G....
...Forte di una caratura poetica e pittorica, la Di Vietri affida al verso come all'immagine una incisività che è speculare al suo animo. Dalla sua pittura pare sprigionarsi di volta in volta la grazia innocente del ricordo, di una storia di profondi legami contadini, di radici mai rinnegate o la forza della ricerca continua del colore che ricorda gli ottocentisti francesi.
A. S.......
...Pittrice concreta, creativa, sicura nei colori e per quanto lontana da ogni problematica d'avanguardia, vive l'arte come mondo rassicurante, inserito in un profondo sentimento di vita. Nelle sue composizioni, nelle nature morte, sembra di respirare l'amore per le cose nella loro utilità quotidiana, quasi simbolo volto a sottolineare il senso pacato di una vita raccolta attorno alla nostalgia dei ricordi, alla memoria del vissuto, alle emozioni private...
F. M........
...La sua pittura e la sua poesia nascono dalla ricerca di significative rispondenze tra la natura ed i sentimenti, tra ogni singolo uomo, unico ed irripetibile ed il divenire storico delle generazioni, tra l'irriducibile identità culturale delle proprie radici ed il bisogno di espansione culturale in un coerente cammino verso la determinazione del proprio stile e dell'idea centrale che lo anima e lo vivifica.
"Chantre" di vasti spazi, di cieli aperti, o di minute presenze, Magda Di Vietri ha in se l’intensità della donna che pur vivendo nel suo tempo, a volte lo subisce, altre lo scavalca, con il senso di giusta calibratura umanistica del linguaggio, della scelta delle parole, che nel loro potere di penetrazione, comunicano una scossa dei sentimenti dopo gli “anni del silenzio”, una ripresa poetica concretizzata nei rapporti coesivi con sé e con il mondo intorno.
Fondamentale è nella sua poesia, l’amore per la terra (“urlo di radici”), quasi preciso punto di sutura nella sua storia. Questa speciale maniera di riappropriarsi di sé , ha contorni diffusi e si sviluppa per linee interne.
Un colloquio al femminile, assai più vicino e profondo di quanto le immagini astratte (“tuono arcobaleno in acqua e pietra”), lascerebbero supporre.
La Di Vietri ha lo sguardo attento al suo paesaggio interiore, poiché paesaggio e infanzia (“col sole a pochi passi, ma già ai confini”), formano in lei un tutto denso. Questa speciale maniera di riappropriazione del passato, si sviluppa per linee interne, in un rapporto, che va variando con l’età, perché si allontana sempre più dal sentimento della verità, per affidarsi alle illusioni momentanee (“un seme di spinalba piantato nella chiara meraviglia di un nuovo fermento”). Sono presenti e scandite, quindi le emozioni sul passare del tempo, ma in questo libro nel passato che dà forza, qualcosa pare tolta alla passione, in una rassegnazione nella quale tuttavia permane una rivolta a stento frenata (“mia inquietudine umana”).
F. P.......

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